Gli adulti arrivano fino a 5 cm di lunghezza; la pelle è liscia e le zampe sono lunghe, con caratteristici ingrossamenti adesivi a forma di disco sulla punta delle dita. Il colore è verde brillante e uniforme, talora verde oliva o grigio bruno. Una striscia scura si estende dall’occhio attraverso il timpano e lungo i fianchi, per poi diramarsi verso l’alto e il basso in corrispondenza dell’inguine. I maschi presentano un sacco vocale grande ed evidente sotto il mento.
Endemismo italico diffuso in tutta l’Italia peninsulare e in Sicilia. Il limite nord-orientale di questa specie coincide con il confine sloveno; rimane ancora da definire quello nord-occidentale. Fino a poco tempo fa era considerata come H. arborea (Linnaeus, 1758); recenti studi hanno definito le popolazioni italiane come facenti parte di una specie separata, proponendo il nome di H. italica. Successivamente a questa specie è stato assegnato il nome di H. intermedia.
La raganella è un anfibio molto propenso ad arrampicarsi: è arboricola e vive su alberi, arbusti, canneti, in prossimità di ambienti umidi, anche temporanei e di limitata estensione; scende durante il periodo degli amori. La riproduzione avviene tra la fine di marzo e maggio. La metamorfosi ha luogo dopo 2-3 mesi.
Raganella mediterranea.
Esistono variazioni regionali nella lunghezza delle zampe. Le raganelle delle isole Corsica, Sardegna, Elba e Capraia tendono ad essere più piccole, ad avere il muso più corto, la striscia laterale è poco sviluppata, sul dorso possono esserci delle punteggiature distinte e le zampe posteriori possono avere delle bande incrociate.
Un tempo si diceva che quando il canto delle raganelle preannunciava la pioggia.