Si distingue dall’Albanella pallida e dall’Albanella minore per la macchia bianca sul groppone più evidente, le maggiori dimensioni e le ali più larghe simili a quelle di un Astore. Il maschio blu grigio, con margine posteriore delle ali grigio scuro; manca delle barre alari dell’Albanella minore ed ha testa e petto più scuri dell’Albanella pallida, nonchà© apici neri delle ali più larghi. La femmina ha parti superiori bruno scuro e parti inferiori bruno camoscio, striate di bruno scuro. Macchia bianca sul groppone più chiara e più estesa rispetto all’A. minore e all’A. pallida (la differenza non è però sempre indicativa); ali più ampie e massicce con cinque digitazioni (l’A. pallida e l’A. minore ne hanno quattro); disegno della faccia meno pronunciato con collare indistinto e senza macchia nera sulle copritrici auricolari. I giovani sono molto simili alle femmine, e differiscono dai giovani dell’A. minore e dell’A. pallida per le parti inferiori striate. Volo caratteristico delle albanelle, con frequenti battiti d’ala intervallati da planate con le ali tenute leggermente a V.
Il richiamo è un rapido ciarlio ‘ki ki ki ki¼’; emette anche un lamentoso ‘pii-i’.
Uccello localmente nidificante abbastanza raro; le popolazioni del Nord, Nord-Est svernano in gran parte dell’Europa.
Nella stagione riproduttiva è presente nelle brughiere, praterie, dune sabbiose, paludi aperte, e nella taiga. Più diffuso in inverno, quando predilige ericeti, paludi, terreni arabili.
Si procura il cibo perlustrando il terreno ed afferrando la preda con un balzo improvviso. La dieta consiste principalmente in passeriformi giovani o adulti, pulcini nidifugi e piccoli roditori.
Uovo. Spesso uniforme, raramente con poche macchie rosso bruno. Colore di fondo bianco bluastro/verdastro, che diventa gradualmente più bianco. Superficie finemente granulata, gessosa, non lucida. Forma subellitica/subellittica corta. Dimensioni 46 x 36 mm (40-52 x 32-40), peso 31 g (peso stimato). Molto simile all’uovo dell’Albanella minore.
E’ una specie migratrice e svernante, che si osserva da ottobre alla fine di marzo. E’ tipico il suo comportamento crepuscolare di caccia sopra i canneti, ispezionando a bassa quota i fossati interni della valle. Ogni anno in inverno sono presenti almeno tre-quattro soggetti.
Roberto Pollo