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Tutte le parti della cicuta sono molto velenose perché contengono un ‘alcaloide tossico: la Coniina.
Questa pianta si riconosce dallo stelo liscio con chiazze rosso-violette e dall’odore sgradevole di topo che emana quando viene spezzata. E’ glabra ed arriva a 2-5 m in ambienti umidi, presso l’acqua o in luoghi incolti. E’ biennale.
E’ pianta ruderale, degli ambienti antropizzati, nella RNP Brusà si trova lungo gli argini dei corsi d’acqua.
Bianco, diametro di 2 mm; 5 petali con i bordi leggermente incurvati.
Ombrella composta del diametro di 2-5 cm; 10-20 raggi; 5-6 brattee.
Giugno-settembre.
Finemente suddivisa, fino a 30 cm.
Sferico, di 2,5-3,5 mm, costolato con rigonfiamenti.
Secondo la tradizione questa è la pianta con cui Socrate si avvelenò, il suo uso in medicina fu ripreso nel tardo ‘700, ma non in modo regolare a causa dei suoi incerti effetti.
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