Cornaceae
Fanerofita cespugliosa, pianta legnosa con portamento cespuglioso.
Arbusto cespuglioso, raramente piccolo alberello; deciduo, con tronco eretto spesso sinuoso, molto ramificato in modo irregolare anche in prossimità del suolo; corteccia liscia, lucida, grigia con crepe rossastre, rugosa con l’età; chioma irregolare, ampia e larga sin dalla base, di colore verde chiaro in estate, rosso cupo in autunno. Altezza compresa fra 2 e 6 m.
Cresce dal piano sino a 1.300 m s.l.m tra i filari degli alberi, nei boschi misti di latifoglie, al margine dei prati, nelle macchie in riva all’acqua. Predilige terreni fertili e freschi; pioniera che compare tra le prime legnose nei terreni abbandonati e forma facilmente associazioni con altre specie autoctone.
si formano dopo la fogliazione. Sono ermafroditi, peduncolati, di colore bianco-crema. Formano ombrelle apicali piatte di 4-5 cm di diametro; hanno ovario bicarpellare infero e calice a segmenti concresciuti, poco evidente; la corolla è composta da 4 petali liberi, lineari, lunghi 5-6 mm, pelosi inferiormente. Stami 4, lunghi quanto la corolla, superanti di poco lo stilo. Hanno odore sgradevole.
XXX
Da aprile a giugno.
Sono caduche, picciolate, opposte, da ovali ad ellittiche con apice acuto, con 3/4 paia di nervature longitudinali arcuate. Con margine liscio, di colore verde chiaro, rossastre in autunno, la pagina inferiore più chiara, opaca, con pelosità sparsa.
Sono drupe sferiche, eduli, nero-purpuree, zigrinate, talvolta punteggiate di bianco. Di sapore amaro, sgradevole, il cui nocciolo contiene semi oleosi. Le drupe raggiungono la maturazione fra settembre e ottobre.
Questa pianta ha proprietà antitrombotiche e anticoagulanti, trova indicazione nell’ipertiroidismo con segni di tireotossicosi (dimagrimento, tremori fini delle mani, tachicardia, esoftalmo, ansia, diarrea, etc.)
In alcuni casi, il contatto con le foglie del Corniolo sanguinello può provocare irritazioni cutanee e prurito.
I frutti, di sapore poco gradevole, sono ricchi di vitamina C, per questo, in passato venivano impiegati per preparare marmellate e succhi di frutta.
L’olio dei semi un tempo era impiegato nelle lampade come combustibile, per tingere di grigio o di azzurro le pelli e per fabbricare sapone.
I rami giovani, per la loro flessibilità, possono essere impiegati per confezionare canestri, scope da cortile, stuzzicadenti e, in alcune regioni vengono impiegati per preparare spiedini, sembra conferiscano un buon aroma alla carne.
I rami nel passato e, purtroppo anche nel presente (da bracconieri), venivano impiegati per la fabbricazione del gancio di chiusura degli “archetti” strumenti di morte e tortura per i piccoli uccelli. È pianta di pastura, infatti merli codirossi, cesene, capinere e tordi, sono ghiotti dei frutti.
Il legno, duro e compatto, viene impiegato per costruire manici per attrezzi e bastoni da passeggio.
Per la bella colorazione autunnale delle foglie, questa pianta viene coltivata nei vivai forestali a scopo ornamentale ed in ingegneria naturalistica.
Fonte: Acta Plantarum