Presenta un corpo tozzo e verrucoso, la pupilla è orizzontale, le ghiandole parotoidi subparallele. Il dorso si presenta grigio, verdastro, giallastro, rosato o biancastro, con macchie di colore oliva scuro spesso orlate di scuro soprattutto nelle femmine. E’ presente il dimorfismo sessuale: il maschio ha gli arti anteriori più robusti e la palmatura dei piedi molto più estesa; il primo dito interno della mano è provvisto di callosità.
Specie Centroasiatica-Europea-Mediterranea diffusa dall’Asia all’Europa, tranne le isole Britanniche, la Penisola Iberica e quasi tutta la Francia. E’ presente nell’Italia peninsulare e nelle Isole.
Il rospo smeraldino è principalmente notturno ed è diffuso soprattutto lungo i litorali sabbiosi e le zone golenali di pianura; frequenta anche ambienti aridi e antropizzati. Per la riproduzione frequenta ambienti umidi, temporanei e salmastri. II periodo di fregola si protrae tra marzo e agosto. Le larve completano la metamorfosi entro 40-60 giorni.
Rospo comune e rospo calamita.
Le ornamentazione del dorso hanno disposizione molto variabile, ma non vi sono evidenti differenze geografiche.
E’ l’anfibio che più comunemente si trova nei nostri giardini, essendo una specie pioniera, cioè che va ad occupare anche pozzanghere temporanee per la sua riproduzione. L’elevata mortalità dei girini (causata da precoce prosciugamento delle pozzanghere) viene controbilanciata da una elevato numero di uova deposte.